Micol Fontana Marito

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Micol Fontana Marito – La storia d’amore e di moda di Micol Fontana con il secondo marito
Una delle stiliste italiane più influenti del XX secolo, Micol Fontana, ebbe un’avvincente storia d’amore con il conte Giorgio Giorgi, suo secondo marito.

Micol era già un attore importante nel settore della moda italiano quando la coppia si incontrò nel 1951. Il nobile romano Giorgio rimase incantato dal carisma e dall’abilità di Micol, e la coppia si sposò non molto tempo dopo.

Maison Fontana, co-fondata da Micol e Giorgio, è stato uno dei primi marchi di moda italiani che ha guadagnato popolarità su scala globale. Hanno lavorato insieme per realizzare abiti innovativi che hanno dominato le passerelle di New York e Parigi.

Il rapporto sentimentale tra Micol e Giorgio è rimasto forte anche dopo aver raggiunto il successo professionale. Trascorrevano insieme vacanze stravaganti ed erano frequentatori abituali dei circoli sociali dei principali artisti e pensatori del mondo.

La storia del loro amore e della loro moda mostra come si possano realizzare cose incredibili quando le passioni e l’ingegno di due persone si uniscono. Nel prossimo pezzo approfondiremo l’impatto di Micol Fontana sulla moda italiana e il ruolo che il suo secondo coniuge ha avuto nella sua ascesa alla fama.

Con quanti coniugi si è sposata Micol Fontana?

La famosa stilista italiana Micol Fontana ha avuto due matrimoni. Micol, nata il 24 maggio 1913 nel comune di Traversetolo in provincia di Parma, ottenne un grande successo nel settore della moda. Mentre la maggior parte delle mostre di moda si svolgevano a Firenze, lei ruppe con la consuetudine sfoggiando le sue merci a Roma.

Nel 1939 Micol sposò per la prima volta il conte Emilio Schuberth. Sfortunatamente, il matrimonio fu di breve durata e la coppia chiese il divorzio nel 1943. Nonostante ciò, Micol persistette nel perseguire il suo sogno di diventare una stilista e, con le sue sorelle Zoe e Simonetta, fondò la Maison Fontana.

Micol ha conosciuto il dottor Antonello Falqui, suo secondo marito, dopo il divorzio da Schuberth. Antonello morì nel 1994, ma la coppia rimase insieme dopo il matrimonio del 1959. Mentre erano sposati, Micol continuò a lavorare come stilista, realizzando capi sofisticati per le donne di tutto il mondo.

Micol Fontana è stata una delle principali protagoniste dell’industria della moda italiana; la sua casa, Maison Fontana, ha contribuito alla reputazione del paese per l’eleganza senza tempo. Personaggio leggendario nel mondo della moda, Micol è nota per il suo entusiasmo per il settore e la sua abilità nel creare capi unici e di alta qualità.

Per le sorelle Fontana qual è stato il numero totale dei figli?

Dalle sorelle Fontana nacquero tre bambine mentre erano attive come stiliste. Si sono sposati e hanno avuto figli, ma le sorelle non hanno mai smesso di lavorare nella moda. Le monache si avvalevano dell’aiuto di apprendiste che lavoravano gratuitamente per affinare le proprie capacità al fine di portare a termine i loro compiti.

Anche le tre ragazze Fontana abbandonarono la scuola dopo aver terminato le elementari, ma impararono tutte a cucire in tenera età. L’amore per l’abbigliamento delle sorelle è stato successivamente trasmesso alle figlie, che sono state coinvolte nell’azienda di famiglia man mano che crescevano e hanno contribuito a farne un successo.

I successori nel settore della moda che sono discendenti diretti delle sorelle Fontana sono conosciuti come i loro eredi. Oggi l’attività è affidata a Roberta Fontana, cognata di Giovanna, e alla nuora Luisella Fumi Fontana.

Luisella Fumi Fontana, dopo aver sposato Fulvio, figlio di Giovanna Fontana, venne profondamente coinvolta nell’azienda di famiglia. Continuando l’attività di famiglia avviata dalle sorelle Fontana, ha abbracciato l’amore per la moda ereditato e ha dedicato la sua vita alla creazione di abiti.

Fulvio Fontana, marito di Luisella, è attivamente coinvolto nell’azienda in qualità di amministratore delegato, curandone gli aspetti finanziari e organizzativi. Fulvio e Luisella collaborano per espandere il marchio Fontana nel settore della moda contemporanea onorando la tradizione delle sorelle.

Tra le sue figure di spicco l’azienda annovera anche Roberta Fontana, cognata di Luisella. È parte integrante dei team di progettazione e produzione della moda, avendo ereditato l’amore per la moda e la creatività delle sorelle Fontana. Roberta contribuisce a mantenere vivo e vegeto lo stile distintivo e la raffinata bellezza degli abiti delle sorelle Fontana, attingendo alle sue competenze e conoscenze nel settore della moda.

Infine Roberta Fontana, Fulvio Fontana e Luisella Fumi Fontana sono gli eredi delle sorelle Fontana. Le sorelle Fontana hanno lasciato un segno indelebile nel settore della moda e i loro discendenti hanno continuato quella tradizione con un occhio all’eleganza classica.

In che modo è scomparso l’Atelier Fontana?

Zoe, Micol e Giovanna Fontana fondarono la loro rinomata azienda di moda italiana, Atelier Fontana, negli anni ’50. Da allora, ilil destino della casa è cambiato più volte. I cambiamenti nel settore della moda e l’assenza di un erede di famiglia che continuasse l’eredità delle sorelle Fontana portarono alla caduta dell’atelier negli anni ’80, dopo un periodo di immenso successo e fama mondiale.

Ma la casa di moda italiana Atelier Fontana è tornata alla ribalta negli ultimi tempi. Un gruppo dedicato di stilisti e imprenditori ha riportato l’atelier nella sua sede originale in via Cola di Rienzo a Roma. Uno stilista-architetto che ha iniziato la sua carriera come disegnatore delle Sorelle Fontana sta ora guidando l’atelier in una prevista estensione della sua licenza.

L’obiettivo principale dell’espansione è fornire una selezione completa di prodotti affiliati all’Atelier Fontana. Occhiali, profumi, scarpe, borse e articoli per la casa fanno parte della gamma di accessori che l’atelier sviluppa in collaborazione con aziende specializzate. L’obiettivo finale del piano è aumentare la base di consumatori di Fontana e consolidare la posizione del marchio nel settore della moda.

Atelier Fontana ha costruito la sua reputazione producendo articoli di alta qualità utilizzando una meticolosa attenzione ai dettagli e materiali di prima qualità. L’attuale percorso di crescita dell’atelier si basa sulla stessa eredità di meticolosa artigianalità e attenzione ai dettagli. Sia gli articoli al dettaglio che quelli personalizzati mettono in mostra il gusto raffinato e il design unico che hanno reso famoso l’Atelier Fontana per decenni.

Inoltre, l’atelier sta cercando nuovi modi di lavorare con artisti e designer emergenti per realizzare collezioni in edizione limitata che fondono lo stile classico dell’Atelier Fontana con l’originalità e l’immaginazione di artisti e designer moderni. Queste partnership aprono nuove strade di crescita per l’atelier e lo aiutano a entrare in contatto con una gamma più ampia di clienti.

Infine, Atelier Fontana sta entrando in una nuova fase della sua storia, che vedrà la crescita delle licenze e lo sviluppo di un’ampia linea di prodotti che si adatta all’estetica raffinata e originale del marchio.

L’obiettivo è offrire ai clienti la possibilità di indossare capi e accessori di alta qualità realizzati con la maestria artigianale che da sempre contraddistingue l’atelier, così come consolidare la presenza dell’Atelier Fontana nel mondo della moda italiana e internazionale.

Micol Fontana Marito

Potresti dirmi qualcosa sulla vita personale di Micol Fontana?

Protagonista del leggendario atelier romano Sorelle Fontana, lei e le sue sorelle Zoe e Giovanna sono state tra le stiliste più illustri della nostra nazione. Queste tre sorelle, nate e cresciute nella provincia di Parma, sono diventate leggendarie perché hanno creduto nelle proprie capacità e inseguito i propri sogni in un’epoca in cui, siamo all’inizio del XX secolo, per le donne le cose erano piuttosto difficili.

Di seguito vengono presentati tutti i dati relativi a questo impareggiabile pioniere dell’alta moda italiana.Una biografia e una panoramica della carriera di Micol Fontana L’anonima Micol Fontana venne al mondo l’8 novembre 1913, nel comune di Traversetolo, in provincia di Parma (Scorpione).

Lovely, la madre di Micol, aveva una passione per l’abbigliamento e il ricamo, che lui e le sorelle Zoe e Giovanna portavano avanti.Ha iniziato a lavorare presso la sartoria di famiglia quando era molto piccola. Micol, determinata nel perseguire la carriera di stilista e nella fondazione della propria casa di moda, si trasferì a Roma, dove le sue sorelle l’avrebbero poi accompagnata, in un periodo in cui le donne dovettero affrontare numerosi ostacoli.

Da giovane trovò lavoro presso una sartoria. Il suo datore di lavoro ha notato immediatamente il suo talento e la sua determinazione, quindi le ha affidato la responsabilità di creare abiti da sera per il loro cliente più stimato.

Da allora in poi le carriere stellari delle sorelle sono decollate. Di lì a poco, infatti, sono nate Sorelle Fontana, maison che ha vestito il jet-set più famoso e sfarzoso di tutto il mondo negli anni ’50 e ’70.Inutile dire che da quel momento in poi la fama salì alle stelle, soprattutto negli Stati Uniti, dove il primo defilé della neonata maison fu un grande successo di moda nel 1950.

Ricordiamo Ava Gardner, Elizabeth Taylor, Grace di Monaco, Margaret Truman, figlia del presidente americano, e Maria Pia di Savoia, che ha optato per un abito da sposa molto raffinato, tra le donne illustri che hanno sfoggiato i capi della maison.Le audaci e intraprendenti sorelle abbandonarono le sfilate nel 1972, ma da allora non si sono più occupate di ampliare il loro atelier e creare ulteriori punti vendita.

Accanto ai capi su misura si sono evoluti anche i capi confezionati, che permettono a qualunque donna di possedere un abito firmato Sorelle Fontana. Quando Zoe e Giovanna muoiono nel 1994, Micol fonda la Micol Fontana Foundation per continuare il buon lavoro iniziato dalle tre sorelle.

Maria Paola, unica figlia dello stilista, è nata dal suo primo marito, che dopo il matrimonio è diventato un fannullone e si preoccupava esclusivamente di fare soldi.Quest’ultima morì tragicamente in giovane età di tifo in Calabria (bevve involontariamente acqua contaminata), gettando la madre nella disperazione più profonda.

Aveva programmato di ritirarsi a vita privata, ma i suoi piani andarono in fumo quando si affezionò troppo al ragazzo che avrebbe sposato. Il 12 giugno 2015, all’età di 101 anni, muore Micol Fontana. Chiara Mastronardi interpreta il ruolo della donna in una serie televisiva Rai del 2011 intitolata Atelier Fontana – Le sorelle della moda. La Fondazione Micol Fontana si occupa di preservare la moda, l’artigianato e la cultura.

Il celebre Pretino, disegnato dalle sorelle Fontana nel 1955 per l’attrice americana Ava Gardner, sarà esposto al Metropolitan Museum di New York in occasione della mostra “Heavenly Bodies: Fashion and the Catholic Imaginazion” il 10 maggio. Zoe sarebbe stata influenzata dalle linee tonache dei seminaristi del Collegio Gregoriano romano, secondo la nuora di Giovanna Fontana, Luisella Fumi Fontana.

Le sorelle Fontana dovettero chiedere l’approvazione del Vaticano per creare il Pretino negli anni ’50, epoca in cui era un grande scandalo vestire una diva americana da prete. Agli albori della sua carriera, il giovane Renato Balestra.

seguendo i suggerimenti di Zoe Fontana, realizzò il disegno preliminare che sarebbe poi servito come base per La dolce vita di Fellini. Come di consueto, durante le riprese i costumi di scena furono prontamente e prontamente sostituiti e due degli originali sono oggi conservati presso la Fondazione Micol Fontana.

Questa immagine proviene dalla collezione storica della Fondazione Micol Fontana:

Vicino a Piazza di Spagna, nel 1994, Micol Fontana, la più sognatrice delle tre sorelle e ampiamente considerata una delle prime sostenitrici della moda italiana all’estero, ha fondato la Fondazione Micol Fontana. Gli attuali gestori sono Roberta Fontana, cognata di Giovanna, sua nuora Luisella Fumi Fontana, e suo marito.

Obiettivo primario della fondazione, nata dal desiderio di Micol di istituire un museo dedicato alla moda, è sostenere l’educazione dei giovani. Secondo Luisella Fumi Fontana “Per zia Micol il futuro dell’Italia significava insegnare l’alto artigianato alle nuove generazioni”.

Oltre cinquecento capi, insieme a foto d’archivio, ricami, riviste di moda, premi e cimeli di ogni genere, compongono l’archivio della Fondazione Micol Fontana. Gli spazi di fondazione, di proprietà della famiglia, sono solo una frazione dell’originario atelier Fontana, che era composto da due piani per un totale di circa 400 metri quadrati e un ampio soppalco adibito a magazzino; di conseguenza, sono esposti solo una trentina di abiti alla volta.

Grazie alle generose donazioni dei proprietari degli abiti e a quelle fatte per celebrità e set cinematografici, l’organizzazione oggi ospita un’impressionante collezione di abiti. «La zia Micol era il punto di riferimento delle clienti e delle dive che passavano per Roma. Lasciavano un vestito e ne prendevano un altro», ha rivelato la signora Luisella.

Questa immagine proviene dalla collezione storica della Fondazione Micol Fontana. Ente senza scopo di lucro, riconosciuto “archivio di notevole interesse storico” dal Ministero per i Beni Culturali, la Fondazione Micol Fontana è formalmente iscritta all’Albo degli Istituti Culturali della Regione Lazio.

Grazie a questo riconoscimento è possibile richiedere un modesto contributo pubblico annuo di circa 3.000 euro. «Da anni abbiamo un bellissimo rapporto di collaborazione con il Fashion Institute of Technology di New York. I vincitori dei corsi di formazione della fondazione facevano uno stage di sei mesi al FIT e viceversa, i loro studenti venivano a fare esperienza da noi», spiega Luisella, che sottolinea come l’attività primaria della Fondazione sia quella didattica.

Grazie all’aiuto di 20mila euro derivanti dalla partnership approvata con Roma Capitale, la Fondazione ha potuto erogare corsi di formazione ad alcuni istituti professionali del settore moda fino allo scorso anno.

Oltre ai programmi educativi e al prestito di indumenti ai musei di tutto il mondo, la fondazione offre anche visite guidate per gruppi a pagamento. Durante questi tour, Luisella e Robarta spiegano gli obiettivi della fondazione e divulgano i segreti dell’atelier Fontana, accompagnando gli ospiti in un viaggio nostalgico attraverso le vite, i tessuti e i ricami che hanno plasmato la storia della moda italiana.

Dalla scomparsa di Micol Fontana nel 2015, i suoi eredi hanno cercato attivamente donazioni e sponsorizzazioni per mantenere operativa la fondazione. Il loro obiettivo è dare vita a nuovi progetti e mostre, il tutto preservando Micol Lo stile e il sogno di Fontana.

In seguito alla vendita dell’azienda, la signora Luisella spiega che la fondazione è ormai un’istituzione a conduzione familiare con l’unico scopo di preservare la storia della moda italiana, in particolare quella delle tre sorelle Traversetolo, che furono le prime a far conoscere al mondo l’alta moda italiana. alta moda. Questa fondazione è stata molto importante per zia Micol e noi facciamo tutto questo perché abbiamo a cuore la nostra eredità familiare.

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